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SALMONELLOSI

MALATTIA A TRASMISSIONE ALIMENTARE

  • 1 maggio 2023
  • Autore: Redazione VeSA
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Che cos’è la Salmonellosi e quanto è comune?

La Salmonellosi è una malattia trasmessa con gli alimenti da un batterio chiamato “Salmonella”. 

La Salmonellosi è più frequente in estate che in inverno e molti casi lievi non vengono diagnosticati o segnalati.

 

Quali sono le fonti di infezione?

- La Salmonella vive nell’apparato digerente di uomo e animali, inclusi i volatili, ed è solitamente trasmessa all’uomo mediante il consumo di alimenti contaminati. Attenzione! Gli alimenti contaminati hanno un buon aspetto, un buon odore e sapore!

- La Salmonella si può trovare in carni di pollame, carni bovine, uova, ma tutti i cibi, inclusi i vegetali possono essere contaminati. I cibi crudi rappresentano una minaccia più grande rispetto ai cibi cotti, poiché la cottura uccide la Salmonella!

- Il cibo può essere contaminato da una persona che manipola l’alimento senza aver lavato le mani dopo essere andata in bagno;

- la Salmonella può essere presente nelle feci degli animali domestici, specialmente quelli con diarrea. Il 90% dei rettili, anche se sani, possono essere portatori di Salmonella. Le persone possono contaminarsi mediante contatto diretto con queste feci oppure in maniera indiretta, ad esempio preparando alimenti senza essersi lavati le mani.

 

Quali sono i sintomi?

I bambini, gli anziani e le persone debilitate sono maggiormente a rischio di contrarre la salmonellosi. La maggior parte delle persone infette con Salmonelle presentano sintomi di diarrea, febbre e crampi addominali che compaiono da 12 a 72 ore dall’ingestione del batterio. In alcune persone la diarrea può essere talmente grave da richiedere il ricovero ospedaliero. La maggior parte delle persone si riprendono rapidamente senza trattamenti, anche se possono occorrere diversi mesi prima che i sintomi scompaiano del tutto.

Alcune persone continuano ad avere il batterio nel loro intestino anche se non presentano più sintomi e possono contaminare gli alimenti se non rispettano l’igiene delle mani dopo l’uso dei servizi igienici.

 

Come viene diagnosticata?

Molti tipi di malattie possono causare diarrea, febbre o crampi addominali, quindi la Salmonellosi può essere diagnosticata soltanto mediante analisi di un campione di feci in laboratorio. Una volta che la Salmonella è stata rilevata, ulteriori test possono determinarne la tipologia specifica e quali antibiotici dovrebbero essere usati per trattarla, nel caso in cui la malattia sia particolarmente grave.

 

Quale terapia adottare?

La maggior parte dei casi di salmonellosi non richiede un trattamento farmacologico. Dato che l’uso eccessivo di antibiotici può favorire la comparsa di batteri resistenti agli antibiotici, è importante utilizzare tali farmaci solo nei casi più gravi.

 

Quali sono i miti da sfatare?

Il congelamento non risana l’alimento! Molte persone preparano ad esempio il tiramisù con uova crude e poi lo mettono in congelatore, convinte che in questo modo la Salmonella venga distrutta, ma in realtà il metodo che permette di uccidere la Salmonella è la cottura!

Come si previene la Salmonellosi?

Non esiste un vaccino per prevenire la Salmonellosi, né si diventa immuni da essa, quindi è importante prevenire la diffusione del batterio ed evitare l’infezione.

Dato che un’accurata cottura uccide la Salmonella, un ottimo metodo di prevenzione è quello di non mangiare uova e carni crude o poco cotte. Le carni di pollame e anche di altri animali devono essere ben cotte (non rosa!) anche al centro.

Il latte che riporta la dicitura “pastorizzato” o “UHT” ha subito un trattamento termico in grado di distruggere la Salmonella.

E’ importante lavare bene le mani con acqua calda e sapone dopo aver manipolato carni crude. Anche i coltelli, i taglieri e altri utensili devono essere lavati bene con acqua calda e detergente dopo aver preparato carni crude; se possibile, utilizza taglieri differenti per cibi crudi e cotti.

Evita le contaminazioni crociate mantenendo separati cibi crudi e cotti, anche all’interno dei frigoriferi domestici!

Se hai la Salmonellosi, ricorda che il batterio può restare nel tuo intestino per diversi giorni dopo che i sintomi sono scomparsi, quindi è ancora più importante mantenere un elevato livello di igiene personale durante questo periodo.

 

Come devo gestire le uova?

Le uova devono essere conservate in apposito contenitore, separato dagli altri alimenti poiché potrebbero essere potenzialmente contaminate in superficie. Il guscio dell’uovo è poroso, quindi è importante evitare sbalzi termici: una volta acquistate, le uova vanno sempre conservate in frigorifero. Il lavaggio delle uova provoca la rimozione della pellicola protettiva esterna del guscio, favorendo l’ingresso di eventuali batteri. La sgusciatura delle uova è una fase critica e deve essere effettuata in modo da evitare contaminazioni di altri alimenti o superfici di lavoro. E’ importante lavare bene le mani dopo aver toccato il guscio dell’uovo, prima di manipolare altri alimenti.

 

Cosa fa l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) nella lotta alla Salmonellosi?

Un esempio per capire il ruolo di questo Ente è rappresentato da un articolo dell’Efsa del 30.03.2023, in cui viene descritta un’importante tossinfezione causata da Salmonella che ha interessato l’Unione Europea, il Regno Unito e gli Stati Uniti a partire da giugno 2017. Le indagini svolte portano ad ipotizzare che la causa dell’infezione possa essere la carne di pollame: in particolare, le Autorità Competenti dei Paesi coinvolti hanno eseguito interviste delle persone ammalate, indagini per risalire agli alimenti coinvolti ed analisi di laboratorio. Sono necessarie ulteriori ricerche per identificare con esattezza la causa e i punti di contaminazione lungo la filiera della carne di pollame, al fine di attuare appropriate misure di controllo per prevenire nuove infezioni umane.

 

LA SALMONELLOSI ALIMENTARE (LOCANDINA)

 

Autore: Dott.ssa Maria Chiara Burattini

La presente nota è stata redatta per l’attuazione degli Obiettivi Strategici del PNP 2020-2025 relativamente alle malattie a trasmissione alimentare per la Regione Marche

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