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Sicurezza alimentare: procedure semplificate per i piccoli rivenditori anche durante la donazione di alimenti

  • 16 giugno 2020
  • Autore: Redazione VeSA
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Il 12 Giugno 2020 la Commessione Europea ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale una Comunicazione che fornisce orientamenti sui sistemi di gestione per la sicurezza alimentare per le attività di commercio al dettaglio concernenti alimenti, comprese le donazioni alimentari.

Questa iniziativa mira a sostenere le piccole imprese nell'attuazione delle norme dell'UE per garantire la produzione sicura di alimenti venduti al consumatore.

Innanzitutto viene chiarito che, conformemente all’articolo 4 del Regolamento (CE) n. 852/2004, tutti gli operatori del settore alimentare (OSA) devono soddisfare i requisiti generali in materia di igiene stabiliti nell’Allegato I (produzione primaria e operazioni associate) o II (altri operatori del settore alimentare) di tale regolamento. Inoltre l’articolo 5 prevede che gli OSA, diversi dai produttori primari, debbano predisporre, attuare e mantenere una o più procedure permanenti basate sui principi del sistema dell’analisi dei pericoli e dei punti critici di controllo (HACCP). I requisiti generali in materia di igiene, insieme a quelli specifici di cui all’allegato III del regolamento (CE) n. 853/2004 sono considerati programmi di prerequisiti (PRP), i quali, unitamente alle procedure basate sui principi HACCP, devono tradursi in un sistema integrato di gestione per la sicurezza alimentare (Food Safety Management System, FSMS) per ciascuna impresa alimentare.

In particolare però nella comunicazione si considera che i venditori al dettaglio di alimenti sono spesso piccole imprese, prive delle conoscenze scientifiche e delle risorse per svolgere analisi dei pericoli. Inoltre per quanto riguarda le donazioni alimentari, queste spesso avvengono a livello di commercio al dettaglio ed occorre includere nell’analisi dei pericoli la considerazione e l’eventuale identificazione di ulteriori pericoli dovuti a questa attività.

La presente comunicazione fornisce pertanto orientamenti su come i venditori al dettaglio, in particolare  macellerie, negozi di generi alimentari, panetterie, pescherie, gelaterie, centri di distribuzione, supermercati, ristoranti, servizi di ristorazione collettiva e pub, possono attuare in maniera semplificata nella loro attività il Regolamento (CE) n. 852/2004, in particolare l’articolo 4 e l’allegato II per quanto concerne i requisiti generali in materia di igiene e l’articolo 5 per quanto riguarda le procedure basate sui principi HACCP.

La Comunicazione quindi fornisce innanzitutto gli orientamenti generali, in linea con i pareri dell’EFSA, al fine di applicare un approccio semplificato a un FSMS per i venditori al dettaglio (Sezione 3). Viene quindi fornita una panoramica di PRP specifici, pertinenti come base per un FSMS a livello di commercio al dettaglio (Sezione 4), integrata (Sezione 5) dai PRP specificamente destinati a garantire la sicurezza dei consumatori in caso di donazioni alimentari. Infine (Sezione 6) vengono dettagliatamente presentati i diagrammi di flusso e l’analisi dei pericoli delle attività prese in considerazione nel documento.

In particolare per quanto riguarda le donazioni di alimenti, basandosi sugli orientamenti dell'UE adottati nel 2017, tale attività viene ulteriormente facilitata formulando raccomandazioni su alcune semplici buone pratiche igieniche aggiuntive che contribuiscono a garantire la ridistribuzione sicura degli alimenti.

Senza dubbio, favorire le donazioni alimentari è una priorità nel quadro del piano d’azione per l’economia circolare della Commissione come mezzo per evitare gli sprechi alimentari e promuovere la sicurezza alimentare.

La donazione di alimenti però può presentare sfide specifiche in tema di sicurezza alimentare per il fatto che il cibo ridistribuito potrebbe avvicinarsi alla fine della sua shelf-life (gli alimenti ridistribuiti possono essere vicini alla data di scadenza) e in ragione del coinvolgimento di soggetti aggiuntivi nella catena di approvvigionamento/distribuzione alimentare (ad esempio banche alimentari e altre organizzazioni benefiche). Nel contesto della crescente domanda di donazione di alimenti, anche legata alla pandemia di COVID-19, questa nuova guida fornisce quindi un supporto tempestivo a tutti gli attori coinvolti. La Comunicazione della Commissione inoltre si adatta perfettamente alla strategia Farm to Fork recentemente adottata, favorendo appunto la riduzione dei rifiuti e la promozione della sicurezza alimentare anche attraverso pratiche sicure di donazione di alimenti.

La Commissione chiarisce che le raccomandazioni contenute nei presenti orientamenti non sono vincolanti e potrebbero non essere pertinenti per ciascuna delle attività dei venditori al dettaglio incluse nella trattazione. I venditori al dettaglio possono decidere se applicare o no l’«approccio semplificato» alla gestione della sicurezza alimentare come descritto nella presente comunicazione e nei pareri dell’EFSA («FSMS semplificato»).

La Commissione infine sottolinea che i presenti orientamenti UE possono essere integrati o sostituiti da orientamenti a livello nazionale al fine di tenere meglio conto delle situazioni locali o nazionali specifiche. Inoltre possono esistere norme nazionali concernenti questioni che non sono regolamentate e armonizzate a livello UE (ad esempio per quanto riguarda le donazioni alimentari). Si raccomanda pertanto di consultare le autorità nazionali sulla possibile esistenza di tali orientamenti e/o norme nazionali. Al fine di facilitare la condivisione di informazioni sulle prassi nazionali in materia di donazioni alimentari, la Commissione pubblica gli orientamenti esistenti negli Stati membri dell’UE sul proprio sito web dedicato alla prevenzione degli sprechi alimentari.

 

Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola

 

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