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Dati Regione Marche sui controlli relativi alla presenza di Listeria e Salmonella negli alimenti anno 2015

  • 28 gennaio 2016
  • Autore: Redazione VeSA
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Nella regione Marche, come nel resto del paese, i Servizi Veterinari pubblici vigilano sulla sicurezza degli alimenti e proteggono la salute e gli interessi dei consumatori.  Il controllo riguarda sia i prodotti  commercializzati nel territorio regionale che quelli prodotti nelle Marche e destinati ad essere spediti in un altro Stato dell'Unione Europea oppure esportati in uno Stato terzo. Sono considerate tutte le fasi della produzione: trasformazione, manipolazione, magazzinaggio, trasporto, commercio e somministrazione.
Le attività di controllo consistono in una  costante e capillare attività di sorveglianza negli stabilimenti di produzione e lungo la catena di distribuzione degli alimenti. Nel corso dell’anno 2014 sono state effettuate dai servizi alimenti dei Dipartimenti di Prevenzione circa 9.000 ispezioni e 56 audit su stabilimenti riconosciuti a livello comunitario, 2.180 ispezioni su esercizi di ristorazione  e sono stati controllati 6.653 operatori registrati per la produzione di alimenti.  

Annualmente viene predisposta un’attività specifica di campionamento sulle matrici alimentari per la ricerca di contaminanti di natura microbiologica e chimica, che tiene conto del numero, e della distribuzione degli stabilimenti di lavorazione degli alimenti e delle loro produzioni, delle contaminazioni rilevate negli anni precedenti, degli eventuali focolai di malattie di origine alimentare che si sono verificati sul territorio regionale e dei dati sulle allerte alimenti

Nel 2014 sono stati prelevati un totale di 750 campioni di alimenti di origine animale per le attività di controllo ufficiale, 494 di questi sono stati analizzati per la ricerca  di contaminanti microbiologici, come Salmonella, Listeria, Stafilococchi. Le categorie alimentari maggiormente campionate sono state le carni (carni macinate, carni fresche di pollame), i prodotti a base di carne (insaccati freschi e stagionati e prodotti cotti), prodotti lattiero caseari (formaggi e gelati), prodotti della pesca, prodotti di gastronomia e alimenti di origine vegetale (IV gamma, succhi di frutta e ortaggi).

Un elevato numero di campioni di origine animale viene ogni anno analizzato per monitorare la contaminazione da Salmonella e da Listeria. La Salmonellosi è la malattia di origine alimentare più diffusa in Italia, secondo i dati delle notifiche ufficiali, mentre la Listeriosi è una patologia poco diffusa, ma che può assumere caratteristiche di elevata gravità in alcune categorie a rischio, come anziani, donne in gravidanza o persone immunodepresse, come malati di cancro, diabete, AIDS.

Nelle tabelle seguenti, sono riportati i dati sui campioni analizzati nel 2014 per la ricerca di questi patogeni.

Campioni analizzati per la ricerca di Salmonella 2014

 

analizzati

positività %

preparazioni di carne

104

9,6%

salumi freschi

67

17,9%

altri prodotti di carne

67

4,5%

prodotti della pesca

37

5,4%

prodotti latte

8

0,0%

formaggi

45

2,2%

gelati

17

0,0%

gastronomia

75

2,7%

 

420

7,1%

Campioni analizzati per la ricerca di Listeria nel 2014

 

analizzati

positività %

preparazioni di carne

2

0

salume fresco

28

32,1

altri prodotti a base di carne

62

9,7

formaggi

58

5,2

altri prodotti di latte

5

0,0

gastronomia

33

15,2

gelati

13

0,0

totale

199

11,6

Nelle tabelle seguenti sono riportati i dati preliminari dei campioni prelevati e analizzati per la ricerca di Salmonella e Listeria nel 2015

Campioni analizzati per la ricerca di Salmonella nel 2015

 

analizzati

positività %

preparazioni di carne

104

12,5%

salumi freschi

44

20,5%

altri prodotti di carne

89

0,0%

prodotti della pesca

45

4,4%

prodotti latte

3

0,0%

formaggi

50

0,0%

gelati

22

0,0%

gastronomia

76

0,0%

 

433

5,5%


Campioni analizzati per la ricerca di Salmonella nel 2015

 

analizzati

positività %

preparazioni di carne

104

12,5%

salumi freschi

44

20,5%

altri prodotti di carne

89

0,0%

prodotti della pesca

45

4,4%

prodotti latte

3

0,0%

formaggi

50

0,0%

gelati

22

0,0%

gastronomia

76

0,0%

 

433

5,5%

È possibile osservare che le categorie di alimenti più contaminati da Salmonella sono le preparazioni di carne da sottoporre a cottura (spiedini, hamburger, carni porzionate) e i salumi freschi. Il patogeno viene inattivato con la cottura, quindi le preparazioni di carne non rappresentano un rischio diretto per il consumatore, ma assumono importanza per le contaminazioni secondarie degli ambienti o delle attrezzature con cui vengono a contatto durante la manipolazione precedente il trattamento termico. Per quanto riguarda i salumi freschi, è bene ricordare che alcuni prodotti a bassa stagionatura dovrebbero essere evitati in alcune categorie a rischio.

La Listeria è un germe ubiquitario è può contaminare  diverse categorie di alimenti. Il campionamento nei due anni ha evidenziato una particolare contaminazione di prodotti a base di carne, formaggi e prodotti di gastronomia. L’entità di contaminazione di questi prodotti, normalmente non rappresenta un elevato rischio per un consumatore sano, anche in questo caso però, alcuni consumatori a rischio dovrebbero evitare alcune categorie particolarmente contaminate come salumi a bassa stagionatura, latticini freschi, prodotti di gastronomia se non riscaldati ad alte temperature prima del consumo. La Listeriosi rappresenta inoltre un rischio anche per le donne in gravidanza.

Elemento strategico per la protezione del consumatore è infine la circolazione rapida di informazioni sui pericoli relativi ad alimenti o mangimi presenti in commercio. È questa la finalità del  Sistema di allerta (RASFF – Rapid Alert System for Food and Feed) un sistema infomativo che collega i paesi europei e permette   di notificare in tempo reale i rischi  per la salute pubblica connessi al consumo di alimenti. La diffusione in tempo reale di queste informazioni alle autorità deputate al controllo degli alimenti, permette in modo più rapido ed efficace di bloccare la commercializzazione di alimenti di qualsiasi origine, che siano risultati pericolosi per la salute dei consumatori. 

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