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Salute Umana e degli Animali: la Commissione Europea continua le azioni per la prevenzione della resistenza antimicrobica e annuncia il secondo piano

  • 3 novembre 2016
  • Autore: Redazione VeSA
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Nel corso della conferenza tenutasi a Vilnius il 27 ottobre 2016  “ Challenges in Addressing the Issue of Antimicrobial Resistance il Commissario Europeo per la Salute e la Sicurezza Alimentare ha ribadito che l'UE è sempre stata in prima linea nella lotta contro la resistenza antimicrobica (AMR) e che questa rimarrà una priorità importante per la Commissione con la pubblicazione nel 2017 del nuovo piano d'azione.

La valutazione del piano di azione 2011-2016 dimostra il valore aggiunto che l'UE può portare alla prevenzione della resistenza agli antimicrobici.

Il nuovo piano d'azione si concentrerà sul sostegno agli Stati membri, in particolare nel definire, attuare e monitorare i piani d'azione nazionali e rafforzando il suo ruolo a livello globale, in particolare nell'ambito delle organizzazioni internazionali e con i principali partner commerciali.

Il piano individuerà anche i fondi e gli strumenti comunitari destinati a promuovere l'innovazione e la ricerca per la AMR.

Presto sarà annunciato il vincitore del premio Horizon 2020 per un progetto sull'utilizzo appropriato degli antibiotici.

Background

La resistenza antimicrobica (AMR) è la capacità dei microrganismi di resistere ai trattamenti antimicrobici, in particolare antibiotici.

Questo fenomeno non solo ha un impatto diretto sulla salute umana ed animale, ma ha anche portato ad un aumento dei costi sanitari dovuti all'ospedalizzazione prolungata ed un numero significativo di morti.

La AMR  è un fenomeno naturale, ma è dovuto ad un insieme  di fattori, tra cui l'uso eccessivo e inadeguato di farmaci antimicrobici sugli esseri umani e gli animali e le cattive pratiche di controllo delle infezioni, che hanno trasformato la AMR in una grave minaccia per la salute pubblica in tutto il mondo.

La AMR è responsabile di più di 25 000 decessi all'anno nella sola Europa. Si stima che il costo dell'inazione potrebbe causare 10 milioni di morti nel mondo ogni anno e una perdita cumulata di oltre 88.000 miliardi di euro per l'economia mondiale entro il 2050.

 

Per approfondire:

Action at EU Level

 

 

Autore: Dott.ssa Alba Minnozzi

Data pubblicazione: 03 novembre 2016

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