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NOROVIRUS: agenti di Malattia a Trasmissione Alimentare

  • 22 ottobre 2025
  • Autore: Redazione VeSA
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NOROVIRUS: agenti di Malattia a Trasmissione Alimentare

Cosa sono i norovirus?

I norovirus sono gli agenti più diffusi di gastroenterite acuta di origine non batterica e insieme ad altri virus come epatite A, epatite E, poliovirus, coxsackievirus, astrovirus, rotavirus, appartengono al grande gruppo dei virus enterici. Sono comunemente noti come virus di Norwalk, dal nome della città centro di un’epidemia nel 1968. Causano quella che viene spesso chiamata "malattia del vomito invernale" o "influenza intestinale" perchè spesso si diffonde durante i mesi invernali. Tuttavia, la malattia da norovirus non è correlata all'influenza. Ad oggi, sono noti tre genogruppi in grado di infettare l’uomo: GI, GII e GIV, sottodivisi in più di 30 genotipi.

Quanto sono diffusi?

In Italia, solo recentemente è aumentata l’attenzione su di essi, pertanto le ricerche epidemiologiche sull’argomento sono poche. Comunque, sono state segnalate diverse epidemie collegate al consumo di acqua contaminata probabilmente riconducibili a un mal funzionamento dei sistemi di potabilizzazione. Altri casi sono stati registrati all’interno di strutture ospedaliere e case di riposo. Gli ultimi significativi episodi di norovirus hanno riguardato la Lombardia e il Trentino tra la fine del 2024 e l'inizio del 2025. Anche in Europa sono considerati i più importanti agenti di infezione gastrointestinale non batterica.

Quali sono i sintomi?

Solitamente i sintomi si manifestano da 12 a 48 ore dopo l'esposizione al norovirus mentre l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore. I sintomi sono quelli tipici delle gastroenteriti, in particolare diarrea, vomito, nausea, mal di stomaco; altri meno comuni sono febbre lieve, mal di testa e dolori muscolari.

Le infezioni causate da norovirus si manifestano soprattutto in contesti comunitari come ospedali, case di cura, scuole o in ambienti confinati come navi da commercio e da crociera. In questi ambienti le epidemie sono dovute al contatto ravvicinato tra le persone.

Come si fa la diagnosi?

Nell’uomo la diagnosi si basa sui dati anamnestici e sui sintomi. Il vomito compulsivo, di regola presente nell’adulto, insieme al dato epidemiologico, sono i due elementi che differenziano i norovirus dalle altre forme gastroenteriche. Dato il breve periodo d’incubazione è più facile risalire all’alimento che ha causato l’infezione. Comunque la diagnosi di laboratorio è spesso difficoltosa.

Quale terapia adottare?

La malattia non ha solitamente conseguenze serie. Normalmente, l’unica misura è quella di assumere molti liquidi per compensare la disidratazione. Non esiste un trattamento specifico contro i norovirus, inoltre data la natura virale dell’infezione, l’utilizzo di antibiotici è inefficace. E’ in corso una sperimentazione per la produzione di un vaccino. I meccanismi di immunizzazione sono poco noti, in aggiunta l’immunità naturale è breve ed è specifica per ogni ceppo pertanto, lo stesso individuo può infettarsi più volte nel corso della vita.

Quali sono i soggetti maggiormente interessati?

Interessa tutte le classi di età ma la disidratazione può rappresentare una complicazione più seria per i bambini, gli anziani e i soggetti con precario equilibrio metabolico o cardiocircolatorio e può quindi richiedere in questi una maggiore attenzione medica.

Come avviene la trasmissione all’uomo?

La trasmissione avviene in molteplici modalità: per contatto diretto da persona a persona, per via oro-fecale, per aerosol, mediante acqua o cibo infetti, ma anche per contatto con superfici contaminate. Il vomito può rappresentare un modo di diffusione tramite aerosol poiché l'alta concentrazione di particelle virali contenute in esso può diffondere nella mucosa orale o contaminare le superfici.

Il virus, essendo acido-resistente, supera la barriera gastrica e raggiunge l’intestino dove replica causando gastroenterite.

Come si contaminano gli alimenti?

Gli alimenti potrebbero essere contaminati da acque infette. Inoltre, qualsiasi alimento può essere contaminato se maneggiato da una persona malata. Gli alimenti spesso responsabili delle epidemie sono: frutti di mare crudi, verdure fresche, frutti di bosco, acqua, cibi freddi, germogli, erbe e spezie.

Quali sono le misure preventive? 

L’unico modo efficace per prevenire e contenere l’infezione da norovirus è l’attuazione di rigorose misure igieniche nella manipolazione e distribuzione di cibi e bevande, data la loro persistenza nell’ambiente. I comportamenti preventivi sono:

  • lavarsi sempre accuratamente le mani, in particolare dopo aver usato il bagno e prima di mangiare, preparare o maneggiare il cibo. I disinfettanti per le mani a base di alcol possono essere utilizzati in aggiunta ma mai in sostituzione al lavaggio delle mani;
  • usare guanti monouso e mascherine quando si accudisce un malato;
  • lavare e disinfettare tutti i materiali e le superfici contaminate da una persona infetta, mediante candeggina o altro disinfettante efficace contro i norovirus;
  • in presenza di sintomi gastrointestinali, è opportuno astenersi, per almeno 48 ore dopo la scomparsa dei sintomi, dal maneggiare alimenti ed evitare le aree in cui vengono preparati. Questo vale anche per gli operatori malati che lavorano in scuole, asili nido, strutture sanitarie e altri luoghi in cui si potrebbero esporre le persone ai norovirus;
  • eliminare tutti gli alimenti che potrebbero essere stati contaminati;
  • utilizzare solo cibi di provenienza certificata, soprattutto nel caso di alimenti che vengono consumati poco cotti o crudi;
  • lavare bene frutta e verdura e cuocere sufficientemente (sopravvivono a temperature superiori a 60°C) i frutti di mare.

Curiosità

Il virus è altamente infettivo e bastano pochissime particelle virali per avere l’infezione.

La suscettibilità all'infezione è probabilmente determinata geneticamente, infatti secondo studi recenti, le persone con gruppo sanguigno 0 sono a maggior rischio di infezione.

Perché attenzionarli?

La capacità di dare luogo ad infezioni clinicamente rilevanti in tutti i gruppi di età, le molteplici modalità di trasmissione, la loro elevata diversità genetica e l’incapacità di sviluppare nell’uomo la comparsa di un’immunità duratura, fanno sì che i norovirus rappresentino un importante problema di sicurezza alimentare e di sanità pubblica in tutto il mondo. Dal 1999 è stato istituito un network di ricerca, oggi noto come NoroNet, che coinvolge diversi gruppi europei e non, allo scopo di condividere dati molecolari, epidemiologici e virologici.

Che ruolo hanno gli animali?

Il serbatoio principale è l’uomo ma i norovirus sono stati identificati anche in bovini e suini, il che farebbe supporre il rischio di una contaminazione delle acque con reflui zootecnici. Inoltre, possibili ricombinazioni durante co-infezioni multiple fanno insorgere ragionevoli dubbi sul potenziale zoonosico di questi virus e sulla possibile trasmissione interspecifica.

Anche se i norovirus bovini appartengono al GIII, un genogruppo diverso da quelli responsabili di gastroenterite nell’uomo, indagini molecolari hanno dimostrato numerose analogie con i ceppi umani inoltre anticorpi verso norovirus bovini sono stati evidenziati in veterinari olandesi. I bovini positivi possono essere sia asintomatici, sia manifestare diarrea.

Anche nel suino il virus è stato riscontrato sia in animali sani, sia in animali con patologia gastroenterica. Inoltre il rilevamento di norovirus umani in campioni di feci e di carne cruda al dettaglio di origine suina ha sollevato importanti preoccupazioni per la salute pubblica.

È necessario continuare un monitoraggio in campo per individuare il potenziale ingresso di nuove varianti di norovirus nel serbatoio animale e/o l’evolversi di quelle già esistenti.

 

INFEZIONI ALIMENTARI DA NOROVIRUS (INFOGRAFICA)

 

Autore: Dott.ssa Maria Gabriella Pistilli

La presente nota è stata redatta per l’attuazione degli Obiettivi Strategici del PNP 2020-2025 relativamente alle malattie a trasmissione alimentare per la Regione Marche. Anno 2025

 

Link a LE MALATTIE A TRASMISSIONE ALIMENTARE

 

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