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YERSINIOSI

MALATTIA A TRASMISSIONE ALIMENTARE

  • 30 maggio 2023
  • Autore: Redazione VeSA
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Che cos’è la yersiniosi e quanto è diffusa?

La Yersiniosi è una malattia infettiva provocata da un batterio del genere Yersinia, appartenente alla famiglia delle Enterobatceriaceae che comprende numerose specie ampiamente diffuse nell’ambiente.

Le specie in grado di causare malattia nell’uomo sono tre: Y. Enterocolitica, Y. pestis e Y. Pseudotuberculosis.

La Yersinia Enterocolitica, per l'anno 2021, si conferma la terza malattie a trasmissione alimentare più frequentemente segnalata nell’Unione Europea, mentre in Italia si conferma la quinta zoonosi con il maggior numero di casi notificati (dato emerso dal nuovo “European Union One-Health Zoonoses report 2021” pubblicato recentemente dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) relativo ai dati raccolti nel 2021 dai 27 Stati membri UE, dall’Irlanda del Nord e da nove Paesi non-membri).

Secondo un report stilato dal Centro di Riferimento Regionale Enterobatteri Patogeni (CRREP) – Regione Marche Sezione di Tolentino, nel 2022 sono state segnalate due positività nella Regione Marche per Y. Enterocolitica. Un delle due positività marchigiane è relativa a un ceppo isolato da feci di una ragazza di 13 anni residente a San Benedetto del Tronto e ricoverata presso il reparto di pediatria, mentre la seconda positività è stata confermata per Y. enterocolitica tramite Real Time PCR da brodocoltura a partire dal campione di feci di un uomo di 62 anni residente a Fermo e ricoverato presso il reparto di Medicina interna.

Quali sono le fonti di infezione?

La maggior parte delle infezioni contratte riconoscono come modalità di contagio il consumo di carne poco cotta, specie di maiale, e anche se precedentemente refrigerata, poiché Yersinia si sviluppa anche a basse temperature (4°C).

La carne suina e derivati sono considerati la principale fonte d’infezione ma è stata isolata anche in alimenti quali carni rosse, latte non trattato termicamente e vegetali crudi.

La trasmissione dell’infezione si verifica anche attraverso contatto diretto con animali o pazienti infetti; gli animali che fungono da serbatoio per l’infezione sono roditori, conigli, maiali, pecore, bovini, cavalli, cani e gatti.

Il contagio può avvenire anche attraverso l’ingestione di acqua contaminata.

Quali sono i soggetti maggiormente interessati?

Può colpire chiunque in qualsiasi età, ma i bambini, gli anziani e le persone debilitate sono maggiormente a rischio. La maggior parte delle infezioni sintomatiche si verificano in bambini di età inferiore a 5 anni.

Quali sono i sintomi?

Dopo un periodo di incubazione che va da 1 a11 giorni compaiono i primi sintomi rappresentati da febbre, diarrea a volte sanguinolenta e dolore addominale acuto alla fossa iliaca destra; molto spesso questa sintomatologia porta ad una diagnosi errata di appendicite.

La malattia può durare da pochi giorni a 3 settimane, a meno che non tramuti in enterocolite cronica, nel qual caso potrebbe continuare per diversi mesi e in questi casi si pongono problemi di diagnosi differenziale con il morbo di Crohn.

Possono inoltre verificarsi complicazioni post-infettive quali eritema, dolori articolari e/o batteriemia.

Gli eventi mortali sono estremamente rari.

Come viene diagnosticata?

A causa dell'assenza di caratteristiche cliniche specifiche, è difficile da distinguere rispetto ad altre patologie gastrointestinali.

La diagnosi di certezza si ottiene mediante copro-coltura, ovvero grazie all’isolamento del microrganismo dalle feci (si tratta tuttavia di un test poco comune, non disponibile presso tutti i laboratori), oppure isolando il germe con tecniche standard dal sangue, dal liquido cerebrospinale, dal tessuto linfonodale mesenterico o dal liquido peritoneale.

Quale terapia adottare?

 La maggior parte dei casi di Yiersiniosi non richiedono un trattamento farmacologico se non una terapia di supporto poiché la gastroenterite è spesso auto-limitante.

Tuttavia, qualora dovesse insorgere setticemia, si ricorre ad una terapia antibiotica specifica.

Come prevenire la Yersiniosi?

I batteri del genere Yersinia sopravvivono e proliferano a basse temperature, infatti le temperature di refrigerazione sono generalmente insufficienti per prevenirne la crescita, mentre il riscaldamento del cibo già a 60°C per pochi minuti uccide il microorganismo.

Per prevenire questa tossinfezioni alimentari si consiglia di:

  1. evitare il consumo di carne cruda o poco cotta, soprattutto se di maiale.
  2. consumare solo latte pastorizzato e prodotti lattiero-caseari che derivino da latte adeguatamente trattato.
  3. lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone prima di mangiare e maneggiare il cibo. Ripetere il lavaggio delle mani dopo la manipolazione di alimenti a rischio (carne di maiale, verdura, …).
  4. prevenire una contaminazione crociata in cucina utilizzando un tagliere per la carne cruda diverso da quello usato per altri prodotti consumati crudi (la stessa avvertenza è richiesta per coltelli ed altri strumenti).
  5. smaltire adeguatamente le feci degli animali domestici.

Cosa fa l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) nella lotta alla Yersiniosi?

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (CEPCM) ogni anno pubblicano una relazione comunitaria(rapporto “One Health) sulle malattie a trasmissione alimentare maggiormente riscontrate nell' Unione Europea.

Tale relazione si ha sulla base dei dati raccolti dagli Stati membri dell’UE.

L’EFSA analizzate le risultanze delle relazioni annuali, valuta i rischi di un determinato patogeno, fornisce consulenza sulle possibili opzioni di controllo, formula raccomandazioni per la prevenzione e la riduzione delle MTA e fornisce linee guida alle autorità nazionali su come svolgere attività di controllo e segnalazione su focolai trasmessi da alimenti.

 

LA YERSINIOSI (LOCANDINA)

 

Autore: Dott.ssa Michela Simonetti

La presente nota è stata redatta per l’attuazione degli Obiettivi Strategici del PNP 2020-2025 relativamente alle malattie a trasmissione alimentare per la Regione Marche

 

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