Nelle Marche, dal 2015, il numero di casi di Listeriosi umana rilevati dal sistema informativo PreMal, ha subito un notevole incremento.
L’analisi molecolare dei ceppi di L. monocytogenes isolati dai pazienti colpiti dalla malattia, ha evidenziato lo stesso profilo genetico (cluster) in 23 casi su un totale di 34, permettendo di rilevare la presenza di un focolaio epidemico di infezione. Lo stesso profilo genetico è stato individuato anche in un ceppo isolato da un paziente residente in Umbria.
In seguito alla rilevazione del cluster di Listeriosi, la Regione Marche ha gestito le attività complessive per la risoluzione del focolaio attraverso le strutture competenti dell’ARS (Agenzia Regionale Sanitaria) ed in una seconda fase con l’attivazione del GORES (Gruppo Operativo Regionale per le Emergenze Sanitarie).
Le attività di indagine e di coordinamento degli interventi sul territorio per affrontare la problematica della Listeriosi,
Come previsto dal Piano regionale della Prevenzione 2014-2018 e in base all’esperienza derivante dalla gestione del suddetto focolaio, la P.F. Prevenzione e Promozione della Salute nei Luoghi di Vita e di Lavoro, la P. F. Prevenzione Veterinaria e Sicurezza Alimentare e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche hanno predisposto le linee guida per l’intervento in caso di focolaio di L. monocytogenes che sono state approvate con il decreto del Direttore dell’Agenzia Regionale Sanitaria n. 51 del 2 agosto 2018.
Decreto 51/ARS del 2/8/2018
Allegato A Decreto 51/ARS