Nel mese di Marzo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) hanno pubblicato l’ultimo rapporto sull’antibiotico-resistenza dei batteri zoonotici e indicatori nell’uomo, animali e alimenti, relativo agli anni 2017 e 2018.
In particolare, in relazione alle misure di sorveglianza delle zoonosi e degli agenti zoonotici, la Commissione europea ha emanato la Decisione di Esecuzione 652 del 12 novembre 2013 che stabilisce regole dettagliate per il monitoraggio armonizzato e per le relazioni sulla resistenza antimicrobica dei batteri zoonotici e commensali presentate dagli Stati membri.
Nella Decisione è indicato che i Paesi UE devono provvedere a prelevare isolati rappresentativi dei seguenti batteri:
a) Salmonella spp.,
b) Campylobacter jejuni,
c) Escherichia coli indicatore commensale,
d) Salmonella spp. ed E. coli produttori di beta-lattamasi ad ampio spettro (ESBL) o Beta-lattamasi AmpC (AmpC) o carbapenemasi,
e in maniera facoltativa anche di:
a) Campylobacter coli,
b) Enterococcus faecalis ed Enterococcus faecium indicatore commensale.
e vengono date indicazioni dettagliate relative ai campionamenti da effettuare e ai test di sensibilità antimicrobica a cui sottoporre gli isolati (antimicrobici da includere nel monitoraggio dell’AMR per i diversi tipi di batteri, valori di demarcazione epidemiologica e gamme di concentrazione da testare).
La decisione inoltre stabilisce che, ad anni alterni, campioni rappresentativi di unità epidemiologiche (allevamenti) di polli da carne e tacchini (2014, 2016, 2018, 2020), suini all’ingrasso e bovini di età inferiore ai 12 mesi (2015, 2017, 2019), vengano prelevati al macello insieme a carni derivate prelevate al dettaglio: carni di suino e bovino (2015, 2017, 2019) e carni di pollo e tacchino (2016, 2018, 2020).
Il monitoraggio annuale della resistenza antimicrobica negli animali e nei prodotti alimentari all'interno dell'UE è quindi mirato alle specie animali selezionate corrispondenti all'anno di riferimento. Il monitoraggio del 2017 si è concentrato in particolare su suini e vitelli di età inferiore a 1 anno, nonché sulle loro carcasse/carni derivate, mentre il monitoraggio effettuato nel 2018 si è concentrato specificamente sul pollame e sulle loro carcasse/carni derivate.
Dai dati raccolti e analizzati sono state formulate le valutazioni di seguito riportate:
- In campo umano nel 2018 si è riscontrata una resistenza di Salmonella spp. ad ampicillina, sulfamidici e tetracicline a livelli elevati mentre la resistenza alle cefalosporine di terza generazione è stata stimata a livelli molto bassi/bassi. Risultati sovrapponibili sono stati riscontrati anche per Salmonella spp. ed E. coli isolati da animali e alimenti. In particolare però, in diversi paesi, nel periodo 2013-2018, è stato osservato un declino della resistenza all'ampicillina e alle tetracicline nella Salmonella typhimurium nell’uomo (tendenza che invece è senza dubbio incoraggiante).
- Nel 2018, è stata osservata resistenza a livelli molto alti/elevati a fluorochinoloni per Salmonella spp. ed E. coli isolati da polli da carne, tacchini da ingrasso e carni di pollame e a livelli alti o estremamente alti per Salmonella isolata nell’uomo, soprattutto per i sierotipi di comune riscontro nel pollame (S. infantis e S. kentucky), con livelli crescenti di resistenza nel tempo.
- Salmonella spp. ed E. coli produttori di beta-lattamasi ad ampio spettro (ESBL), Beta-lattamasi AmpC (AmpC) e carbapenemasi mostrano un calo negli isolamenti da persone, animali e alimenti. In particolare nel 2017 E. coli produttore di carbapenemasi è stato rilevato in un singolo campione prelevato da un suino da ingrasso mentre nel 2018 non c’è stato nessun isolamento da pollame né da carne derivata. La Salmonella produttrice di carbapenemasi è stata invece riscontrata in 5 campioni (di cui 4 di origine umana) nel 2018.
- Nell’ambito degli antibiotici di ultima istanza, la resistenza alla colistina è risultata rara per Salmonella e in E. coli isolati da animali e carni derivate.
- Campylobacter manifesta una elevata/estremamente elevata resistenza alla ciprofloxacina e alla tetraciclina, in aumento nel tempo, in particolare negli isolati di Campylobacter coli dall'uomo, da pollame e carne derivata. La resistenza all'eritromicina è stata individuata a livelli molto più bassi e in diminuzione in Campylobacter jejuni ma a livelli moderati negli isolati di Campylobacter coli da suini e umani.
- La resistenza combinata agli antimicrobici di importanza cruciale in Salmonella, C. jejuni ed E. coli, nell’uomo e negli animali, è stata poco riscontrata. In particolare però livelli estremamente elevati di multifarmaco-resistenza sono stati individuati in alcuni sierotipi di Salmonella e nello specifico in S. infantis isolata da broiler e dalle loro carcasse e in S. typhimurium dai suini da ingrasso e dalle loro carcasse.
- S. kentucky, che rappresenta la maggior parte degli isolati di Salmonella sia nell'uomo che nel pollame, mostra una resistenza di alto livello alla ciprofloxacina e, in alcuni campioni, si è evidenziata anche resistenza alla cefalosporina di terza generazione.
Il rapporto comprende anche l’analisi di indicatori chiave che aiutano gli Stati membri dell'UE a valutare i propri progressi nella riduzione dell'uso degli antibiotici e nella lotta all’antibiotico-resistenza.
Nella relazione sono quindi riportati e analizzati i dati, relativi al periodo 2014-2018, riguardanti la resistenza antimicrobica negli animali destinati alla produzione alimentare ed in particolare:
1. la completa suscettibilità al pannello armonizzato di antimicrobici di E. coli e
2. la prevalenza di E. coli produttore di ESBL/AmpC.
Sono state evidenziate marcate variazioni in entrambi gli indicatori di risultato tra i 28 Stati membri dichiaranti ma si registrano comunque alcune risposte positive e incoraggianti nella riduzione dell’AMR.
In particolare:
1. la suscettibilità a tutti gli antibiotici da parte di E. coli negli animali destinati alla produzione alimentare è aumentata in più di un quinto degli Stati membri (in particolare in 6 Paesi);
2. negli animali da produzione alimentare è stata rilevata la tendenza a una riduzione nella prevalenza di E. coli produttori di β-lattamasi a spettro esteso (ESBL) e di E. coli produttore di AmpC in circa il 40% degli Stati membri (in particolare in 11 Paesi UE e 1 uno Stato non UE).
In conclusione, i dati presentati nel rapporto mostrano alcune situazioni di peggioramento (Salmonella e Campylobacter stanno diventando sempre più resistenti alla ciprofloxacina) ma, come affermato dal Direttore scientifico EFSA Marta Hugas, "i risultati positivi negli animali da produzione alimentare sono incoraggianti perché sono segno di miglioramento. La resistenza agli antibiotici è una grave minaccia per la salute pubblica e animale mondiale che richiede un'azione mondiale".
Per un ulteriore approfondimento si rimanda al Rapporto su AMR 2017/2018 EFSA/ECDC e alla Visualizzazione dei dati su AMR in Europa (dati forniti da EFSA) che in maniera molto valida ed efficace mostra la resistenza agli antibiotici di Salmonella, E. Coli e Campylobacter nel cibo, negli animali e nell'uomo, Paese per Paese, nei diversi anni.
Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola