La Commissione Europea ha adottato un nuovo piano d'azione per combattere la resistenza antimicrobica (AMR), un fenomeno sempre più allarmante che ogni anno produce nell'UE 25.000 decessi e perdite economiche per 1,5 miliardi di euro.
I dati a disposizione sono sconfortanti: è stato evidenziato che negli ultimi anni in Europa si è verificato un notevole aumento delle infezioni resistenti alle terapie multifarmaco e ai trattamenti di ultima istanza e si stima che nel mondo muoiano ogni anno 700.000 persone per le infezioni resistenti agli antibiotici. L'inazione potrebbe provocare milioni di decessi ogni anno in tutto il mondo: entro il 2050 la resistenza antimicrobica potrebbe diventare una causa di morte più diffusa del cancro.
Il nuovo piano d'azione sulla resistenza antimicrobica si basa sul primo piano, attuato tra il 2011 e il 2016, e trae ispirazione dalle raccomandazioni risultanti da una valutazione esterna e dai punti di vista espressi dai portatori di interessi raccolti in occasione di una consultazione pubblica.
I punti chiave del nuovo piano d’azione possono essere così riassunti:
- Utilizzare in modo prudente gli antimicrobici nelle persone, negli animali e nell’ambiente;
- Rafforzare la sorveglianza;
- Migliorare la raccolta di dati;
- Promuovere la ricerca e l’innovazione;
- Migliorare la cooperazione fra gli Stati membri dell’UE e con i Paesi extra UE.
Il nuovo piano d'azione stabilisce quindi un quadro globale per un'azione più ampia intesa a ridurre la comparsa e la diffusione della resistenza antimicrobica e migliorare lo sviluppo e la disponibilità di nuovi antimicrobici efficaci all'interno e all'esterno dell'UE.
In particolare il nuovo piano d'azione si basa sul principio cosiddetto "One Health" che affronta il problema della resistenza antimicrobica nell'uomo, negli animali e nell’ambiente e prevede più di 75 azioni che poggiano su tre pilastri principali.
Pilastro 1: fare dell'UE una regione in cui si applicano le migliori pratiche
Innanzitutto la Commissione sostiene che è assolutamente indispensabile raccogliere dati di migliore qualità, rafforzare il coordinamento e la sorveglianza e adottare migliori misure di controllo per sostenere gli Stati membri nello stabilire, attuare e monitorare i piani d'azione nazionali "One Health" sulla resistenza antimicrobica.
Il sostegno della Commissione si concretizzerà, tra l'altro, nella fornitura di dati comprovati con l'aiuto delle agenzie dell'UE e nell'aggiornamento degli atti di esecuzione dell'UE in materia di monitoraggio e notifica della resistenza antimicrobica negli animali, negli alimenti e nell'uomo, rendendo possibile l'apprendimento reciproco, lo scambio di idee innovative e la ricerca del consenso e cofinanziando le attività negli Stati membri per combattere la resistenza antimicrobica.
Anche l’ambiente è incluso nel sistema ed infatti il piano d'azione sarà ampliato per includere gli aspetti ambientali considerati tra i fattori principali dello sviluppo e della diffusione della resistenza antimicrobica.
Pilastro 2: promuovere la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione
Altro aspetto fondamentale è quello di promuovere la ricerca e incentivare ulteriormente l'innovazione per l'elaborare strategie e provvedimenti giuridici basati su dati scientifici per combattere la resistenza antimicrobica e colmare le lacune conoscitive per quanto riguarda la resistenza antimicrobica nell'ambiente.
In particolare la Commissione opererà mediante partenariati con gli Stati membri e l'industria per combattere la resistenza antimicrobica. Sarà prestata quindi particolare attenzione all'elenco prioritario degli agenti patogeni stilato dall'OMS, come pure alla tubercolosi, all'HIV/AIDS, alla malaria e alle malattie infettive dimenticate.
I finanziamenti e i programmi di partenariato s'impernieranno sul miglioramento delle conoscenze riguardo a un controllo e una sorveglianza efficaci delle infezioni, inclusi nuovi strumenti diagnostici e lo sviluppo di nuove terapie e di vaccini preventivi.
Pilastro 3: definire il programma mondiale
L'UE si adopererà per potenziare il suo impegno e la cooperazione con le organizzazioni multilaterali e intensificherà la cooperazione con i paesi in via di sviluppo più colpiti. Inoltre l'UE, essendo uno dei maggiori mercati di prodotti agricoli, può svolgere un ruolo importante e promuovere tra i propri partner commerciali le norme e le misure che attua per far fronte alla resistenza antimicrobica.
Per approfondire:
1. European One Health Action Plan against Antimicrobial Resistance (AMR) (inglese),
2. Comunicato stampa della Commissione Europea,
3. Scheda Informativa della Commissione Europea.
Autore: Dott. Stefano Manciola
Riassunto sul piano di azione UE contro la resistenza antimicrobica
Video sulla resistenza antimicrobica