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Piano Nazionale della Prevenzione 2020 - 2025 - Lotta alla antimicrobico resistenza

L’antibiotico-resistenza è diventata un’emergenza di sanità pubblica a livello globale. Secondo la Commissione Europea in Europa sono 33 mila i decessi all’anno dovuti ad infezioni batteriche resistenti agli antibiotici e si stima che, entro il 2050, se non si riuscirà a contenere il fenomeno, le morti potrebbero arrivare a 10 milioni.

Per contrastare il fenomeno sono necessari interventi coordinati multisettoriali nel settore umano, in quello animale e a livello ambientale (cosiddetto approccio one health).

Nell’ambito del macrobiettivo  “Malattie Infettive” del Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 è inserito il Programma PP10 “Misure per il contrasto dell’antimicrobico resistenza”.

Tra gli obiettivi strategici del programma vi sono: il monitoraggio del consumo di antibiotici in campo umano e veterinario, la promozione della consapevolezza da parte della comunità circa l’uso appropriato degli antibiotici e lo sviluppo di programmi di antimicrobial stewardship.

Il livello essenziale di assistenza (LEA) di riferimento dell’attività volta a contrastare l’antimicrobico resistenza nel settore veterinario è quello della Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica, Area D: Salute Animale e Igiene Urbana Veterinaria  - D8: Sorveglianza sull’impiego del farmaco per uso veterinario e prevenzione della farmacoresistenza.

Gli obiettivi relativi alle azioni trasversali del Piano riguardano l’intersettorialità, la formazione, la comunicazione e l’equità.  L’obiettivo specifico del programma è quello di favorire la realizzazione delle azioni previste dal Piano Nazionale di Contrasto all’Antimicrobicoresistenza PNCAR 2017-2020 e successive versioni, in ambito umano e veterinario, e con approccio One Health, relativamente a sorveglianza/monitoraggio, uso appropriato degli antibiotici, prevenzione delle infezioni, formazione e comunicazione.

La Regione è chiamata a restituire annualmente all’ASUR le informazioni relative al consumo di antibiotici in ambito veterinario, al fine di ottemperare agli obiettivi di riduzione dei consumi previsti dal PNCAR. Tali informazioni scaturiscono dal sistema di tracciabilità del farmaco veterinario e ricetta elettronica veterinaria.

Sempre in relazione alle attività di sorveglianza e monitoraggio dell’impiego degli antibiotici in ambito veterinario, la Regione coordina annualmente le attività del piano regionale residui a livello locale.

Ulteriore obiettivo fissato nel piano Nazionale della Prevenzione è che almeno il 50% degli allevamenti deve essere monitorato con le DDDVET entro il 2025, con verifica annuale di graduale aumento di utilizzo.

Le aziende zootecniche dovranno  essere classificate (il 100% entro il 2025)  sulla base di indicatori di rischio attraverso specifici strumenti  informatici messi adisposizione dal Ministero della Salute (classyfarm).

Per quanto riguarda gli obiettivi di promozione dell’applicazione di strumenti a supporto dell’attività di controllo ufficiale sull’uso appropriato degli antibiotici in ambito veterinario, dovranno essere realizzate, da parte dell’ASUR, iniziative indirizzate agli operatori addetti ai controlli ufficiali mirate alla verifica dell’adozione da parte degli allevatori dell’uso appropriato di antibiotici secondo linee guida nazionali entro il 2025.

Alle Regione compete la realizzazione di iniziative (almeno una all’anno) di promozione dell’uso appropriato di antibiotici in ambito veterinario indirizzate agli stakeholder, per promuovere l’uso appropriato di antibiotici in ambito veterinario, coordinate con le azioni nazionali e secondo le indicazioni del PNCAR e le linee guida sull’uso prudente.

 

Autore: Alessandro Baiguini

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